Akime_under_the_rain

Monday, January 6, 2014

Prima Settimana del 2014.

Si, ok, già inizio male.... ma mi pareva tanto una merda mettermi a bloggare la notte di Capodanno... poi mi pareva tanto una merda scrivere solo di Capodanno...infine ho aspettato che succedesse qualcosa di interessante....ed è finita che il blog diventa un SETTIMANALE!


Primo dell'anno.
Ricapitolandolo. Due giorni full. Ma full da scoppiare.
Partenza ore 9:39 con sveglia alle 9 (per una pura botta di CULO) alla volta di TARCENTO (meglio conosciuto come sperduto paesino in mezzo al nulla) a casuccia di Loky per passare l'Ultimo dell'anno in pace e serenità lontana da tutto, da tutti, dal mondo e soprattutto dalla merda.


Sirio si dimostra subito cooperativo: sveglio come un ghiro di piombo fatica ad infilarsi anche solo la maglietta. Risultato? Ore 9:30 tento di infilarmi una scarpa mentre mi lavo i denti e contemporaneamente cerco il dannato pupazzo di IRON MAN che, senza, Sirio non muove il culo nemmeno dal divano.
Presa la corriera per pura grazia divina, approdiamo a Udine con la bellezza di venti minuti di ritardo. Ovvero giusto in tempo per saltare sulla seconda corriera, che al modico prezzo di TREEUROEQUINDICICENTESIMI 
ci trasporterà verso la meta.
E qui le prime magagne. Non so quanti/e di voi abbiano figli, ma il temuto “Mamma mi scappa la pipì” giunge tipo trenta secondi prima della nostra fermata.


Ora, nel caso non mi seguiste già da prima c'è da fare una premessa.
Loky e Karin, entrambe residenti nel famoso sperduto paesino in mezzo al nulla, sono le uniche due amiche di lunga data rimastemi. Entrambe più grandi di me di un paio d'anni, hanno il merito e l'onore di avermi sopportata per la bellezza di un decennio.
Insomma, due sante.
Loky è lesbica e fiera della cosa. Sta con una cosetta graziosa e dolce di nome Maria: Bionda, occhi azzurri...una specie di bambola, quando hai finito di levarle i piercing. Insomma, questa Loky divide casa con due grossi (e quando dico GROSSI intendo GROSSI) cani, Tarja e Arthas (Bghè :3), i quali a loro volta dividono la cuccia con sei piccole palle di pelo nere che uggiolano e tentano invano di reggersi sulle zampe, vista la loro tenera età. Sirio è, in sostanza, una specie di fratello per i due cani grossi, i quali me lo sequestrano una volta giunti sulla soglia per rendermelo al momento di tornare a casa. Di solito mi torna un po' più sporco e più inselvatichito.
Il bambino cresciuto con i cani.

Un Sirio nella sua Tana


Insomma, una volta consegnato il frugoletto a mamma Tarja, inizia l'odissea di capodanno. Una giornata all'insegna della normalità più assoluta con picchi di noia qui e là. Una manna, credetemi. Mai Capodanno fu più bello.
Verso le due ci appropinquiamo (Sirio compreso, non temete) alla magione della suddetta Maria, e ci mettiamo a cucinare. Pizza, mica Aragosta, ma oh! Na bontà!


Dalila&Maria mentre facciamo la pizza <3

Gioco a caso

LAPIZZA

LAPIZZA2

Tra una cazzata qui, un po' di Circo li, una partita a Monopoli, un cartone, qualche video sul tubo si fa Mezzanotte, roba che se non avessimo saputo che giorno era avremmo pensato ad un bombardamento. Tuoni lampi e fulmini colorati all around us, come la mediolanum e la vodafone. Tuttaintornoate.



Il giorno dopo sveglia (quasi) di buon'ora e rientro sudaticcio a casa di Dalila.


Qui viene a ritirare me ed il piccolo Mowgli moderno il signor Andreagudini, o Gudini e basta. Insomma, il santo moroso si fa CINQUANTACHILOMETRI per riportarmi da Tarcento a Codroipo. E per strada tira pure fuori una bella idea:


Io e te stasera CINEMA!


Ueh, cinema il primo dell'anno? Un po' come la neve a Natale; una meraviglia.
Portiamo il pupo detonato a casuccia e ripartiamo alla volta di PRADAMANO, dove c'è un Cinemetto fico fico a cui oramai io ed il photographer siamo abbonati.
Cosa vediamo?
Cosa c'è d'interessante?
Lui propone PHILOMENA, io propongo THE BUTLER, poi ci stuzzica AMERICAN HUSTLE...
Alla fine andiamo a vedere THE SECRET LIFE OF WALTER MITTY.




Scelta azzeccata, non c'è che dire. Primo anno con il botto. Gran bel film.
(Mi aspetto le critiche tipo “nooooooo, faccagareeeeeeee”. Oh, a me è piaciuto u.u/)


Celosapevate che il QUATTROGENNAIO partivano i SALDI?? Perchè io NO.
Ed essendo sempre e comunque in bolletta, al verde, senza il becco di un quattrino...che non approfitto dei SUPERSCONTI A MENO ZEROZEROZEROUNOPECCIENTO che fanno??


Il povero morosophotographer (da ora in poi “il Photographer”) si è divertito un po' meno a correre dietro a mio figlio scatenato ed incazzato, con le gambette tutte bubbonate da nonsisabenecosa che gli da prurito e lo fa incavolare ben poco. Alla fine me ne sono uscita con quattro cose in croce. Tempo medio dentro ad un negozio: Dieci minuti.


Più tre ore di fila in cassa.


(Nel caso ve lo steste chiedendo, tra il PRIMO di Gennaio ed il QUATTRO non è successo ASSOLUTAMENTE NULLA, ed ho pensato che descrivermi i miei trip mentali alla deriva nel mare della noia e del nulla cosmico sarebbe stato poco d'uopo. Quindi a seguire un paio di foto delle stronzate nuove che mi sono comprata alla modica cifra di CINQUANTAEURO. E menomale che dovevo risparmiare. Torno dai Cinesi quantoprima)

Canotta Secsi che mi ha infilato
nel carrello il Photographer <3

Cappellino tanto carino, nasone meno carino.

Maglioncino spettacolo,
il mio preferito from now on <3

Cardigan color vino. Amo i Cardigan.
Ah, anche i pantaloni sono nuovi.


Insomma, arriva la sera. Sirio si fa sempre più SCARTAVETRAMARRONI. Cosa facciamo? Cosa non facciamo?
Presi dal panico entrambi decidiamo di rushare al PRONTOSOCCORSOPEDIATRICO dove prima mi spaventano con malattie dal nome impronunciabile, poi mi danno tre gocce, un antibiotico ed il giorno dopo è passata la paura.
Sti medici.
Si meriterebbero una laurea. U.U/


Ieri sera Photographer è ripartito all'attacco: “Ti porto fuori a bere una roba dopo cena”.
Eh okay.
Cristo, mai visto un ragazzo tanto spesso in vita mia.
Ed ho vissuto un anno e passa insieme al papà di Sirio.
Mi vesto tutta una carineria con i vestiti NUOVI NUOVI, butto in faccia quella spruzzata di trucco e mi faccio una doccia orgasmica nel POISON, poi si parte alla volta di UDINE e del compleanno di CLAUDIA, una collega/superiore di Photographer.
Nel locale ci trovo praticamente l'intera Azienda. Compreso il Manager che si guadagna 30K euro al mese, che piomba dentro come il più normale dei visitatori della domenica sera. Che dire, pure i ricchi hanno diritto a guardarsi una partita sorseggiando birra con gli amici, N'EST PAS?


Ed arriviamo a stamattina~


Ricapitolandolo. Ho fatto le QUATTRO guardandomi TUTTA la seconda serie di SAILOR MOON.
Sono una specie di cadavere che cammina, ma stasera si porta Sirio a vedere il POLOVIN.


Tocca, no? Che colpe ha il piccolo? ç__ç/

Ah, vi presento il nuovo ospite di casa TAMER:

Nonècarinaaaaa?? È tipo grande come la
mia mano xD



A questo punto stacco e vi abbandono alla nuova canzone della settimana u.u/
CYA~



Tuesday, December 31, 2013

Presentation post (stavolta uno decente)

Ri-salve ai miei vecchi lettori, Piacere ai nuovi.

Sono Alessia -meglio (e preferibilmente) conosciuta come Akime- e da oggi in avanti cercherò di annotare il più possibile su questo blog, a testimonianza della mia vita inutile e senza grossi scopi.
Idolatria a parte, direi che è arrivato il momento di un Post di Presentazione con i controcoglioni, mica come i miei classici First Post totally random che non sapevano di nulla.
Forse di noia.

Sono le 23:38 di un Lunedì 30 Dicembre, mia madre e mia sorella stanno in salotto a godersi un film (o almeno credo), mio padre è disperso nel suo regno (il bagno, ovviamente) e mio figlio russa beato ad un metro da me. Vi chiederete, perchè allora non ti rintani sotto le coperte e la pianti di rompere i coglioni al prossimo? E...

Cosa ce ne importa a noi?

Una cosa alla volta ragazzi, non è ancora arrivato il momento di rispondere a domande così esistenziali.

Un paio di anni fa ho aperto il mio primo blog. Una schifezza ROSA brilluccicosa che tentava invano di imitare (o meglio scimmiottare, visto il risultato) i fashion blog delle mie amicicie su Faccialibro.
Perchè hai voluto aggiungere dolore al mondo? Chiederete voi.
Perché non avevo niente di meglio da fare, concluderete. Ed invece no. La risposta è “perchè volevo un blog, ma non sapevo di cosa parlare”.
Ebbene sì, come la metà di voi, ed i tre quarti di voi altri, sono anche io una giovane adulta persa nei meandri della vita, in cerca di sé stessa e della sua strada, nel disperato tentativo di darsi un' senso visto che -per il momento- quelli che mi son vista affibbiare non sono di mio gradimento.

Ad essere sincera non ho una vita poi così noiosa; me ne sono successe di cose belle come anche brutte (come in qualsiasi vita d'altronde), eppure non sento esattamente il bisogno di sbatterla in faccia al mondo su un blog. Per quello c'è Facebook. Che poi, diciamoci la verità, ormai Faccialibro è diventato una gara a chi sta peggio.

Allora facciamo così:

Io vi racconto un po' di me, vi regalo un pezzetto della mia quotidianità. Cerco di condividere con voi le cose che trovo interessanti, ciò che mi fa ridere, piangere, sognare o anche annoiare... in cambio desidero solo che voi vi confrontiate, e che da queste righe ricaviate qualcosa di più di due minuti di nulla cosmico.

...se siete d'accordo, allora, possiamo cominciare.

Come dicevo poc'anzi, mi chiamo Alessia. In realtà il mio nome è un po' più lungo di così ma non ricordo nessuno che mi abbia mai chiamata diversamente.
Il mio nome completo è Alessia Gabriela Tamer, e sono nata in Autunno.
Questa potrebbe sembrare una stupidaggine, ma per me è sempre stato importante sapere di essere nata durante una mezza stagione.

Mia madre dice che quando sono venuta al mondo pioveva. Ed è per questo che ho voluto titolare questo Blog “Akime, under the rain”. Sono nata sotto la pioggia, e sotto la pioggia voglio scrivere frammenti della mia vita.

Questa sono io.



Sì, foto a parte, non sono questo granché. Capelli tinti di NERO, naturalmente dovrei essere color rame, naso tipico della mia famiglia, occhi azzurri, denti inspiegabilmente gialli, nonostante i continui ed insistenti lavaggi. Colpa del fumo e dei litri di caffè, no doubts.

Mi ritengo una ragazza mediamente carina, non una top di gamma, ma un prodotto della fascia media. Se mi metto in tiro posso puntare al medio+ ma oltre quello ne vedo una barcata su social network e compagnia che mi fan mangiare la polvere. Detto questo, soffro di frequenti attacchi di autostima-six-feet-under, ovvero autostima morta e sepolta. Lunghe e critiche sedute davanti allo specchio ed accurata selezione di foto da mostrare al mondo, onde evitare di essere esposta al pubblico ludibrio.

Ho 22 anni, ma visto che di solito non mi vendono le sigarette perché me ne danno 16, facciamo una bella media e diciamo che ne ho 19 così siamo tutti contenti tranne me, che tra le tante cose c'ho pure un bel complesso di inferiorità rispetto a coetanee e ragazzine più giovani che invece la loro età la dimostrano e magari pure qualche annetto in più. Con le loro lunghe gambe affusolate ed il faccino da giovane donna in fiore mi fanno salire l'ansia.
Nonostante tutto, sono riuscita -circa quattro anni fa, anzi quasi cinque- a farmi mettere incinta da un ragazzo (che è venuto a letto con me volontariamente!!) e nonostante la giovine età (a quel tempo 17 anni li avevo per davvero), ho deciso di tenere la bestia feroce che mi saltava sui reni. E gli ho pure dato un nome!
Sirio è nato il 4 di Settembre; e dovete sapere che il giorno “4” per me aveva sempre avuto una valenza particolare, anche prima della nascita della suddetta belva feroce.

L'essere viscido e coccoloso che ho dato alla luce è riuscito a sopravvivere nonostante i miei ripetuti fallimenti materni, il che gli fa onore. Date una medaglia a quel bambino per essere sopravvissuto alle mortali cure di sua madre!

Scherzi a parte, mi sembra d'uopo dirlo, amo quel bambino come se fosse mi~ cioè, voglio dire, amo quel bambino più della mia stessa vita, e farei qualsiasi cosa pur di renderlo felice.



La mia vita ha pochi punti saldi. Uno di questi è mia madre, uno è mio figlio e l'altro è mia sorella.
Non me la sento di scrivere il nome di un uomo per adesso, essendo che esco da tre relazioni che sono esplose una dietro all'altra in modo poco divertente.
Mia madre e mia sorella sono fisicamente una lo specchio dell'altra, ma caratterialmente stiamo agli estremi.
Mia sorella e Sirio sono entrambi nati agli inizi di Settembre, e che crediate o meno nell'influenza degli astri sulle nascite, sono caratterialmente identici.
Entrambi fanno grossa fatica a tenere la bocca chiusa, sono golosi come maiali, magri come giunchi, bravi con le mani, hanno un'intelligenza maliziosa e quando dormono fanno dei faccini adorabili.

Tra le mie principali passioni conto la lettura, la scrittura, il disegno, la fotografia, la regia, il cinema, la tecnologia, i videogames (no, non mi definirò né GAMERGURL né NERD. Trovo insopportabili le ragazze che lo fanno, ormai si tratta di moda, ma soprattutto di un modo per farsi fighe e, lasciatevelo dire, qui la sfigata con gli occhiali che fa abbinamenti improponibili con i vestiti, ha sempre il raffreddore e preferisce un computer ad una serata fuori sono io, non le fighette che ho visto su Instagram) e la SOLITUDINE

Odio la compagnia delle persone, non perché siate fastidiosi voi oggettivamente eh... è che proprio non ci riesco. Non combino a stare con la gente, ad uscire la sera....
Tra l'altro io non bevo nemmeno, quindi anche uscissi non potrei nemmeno ubriacarmi nella speranza di svenire e svegliarmi via dalla pazza folla. (cit.)

-Inoltre, se e quando bevo faccio di tutto meno che svenire. Quindi è una battaglia persa in partenza-

Se dovessi scegliere una canzone per descrivermi sarei fortemente in imbarazzo tra due pezzi per me parecchio significativi:




Ma posso anche azzardarmi a dire che le sceglierei entrambe.

Detto questo il mio orologio conta mezzanotte e mezza. Il che considerando il fatto che domani devo alzarmi relativamente presto per farmi due ore di viaggio con il bambino e raggiungere un'isolata casa in mezzo ai monti per passare un capodanno all'insegna di caminetto e relax....significa che è tardi.

Passo e chiudo, popolo di Internet.












Tanto perché avevo già iniziato a farlo in un blog precedente, vi lascio la canzone del giorno...eletta tale poiché ninna nanna di Sirio~





Prima di tutto...

PREMESSA: 

Ho pensato a lungo e profondamente alla possibilità di riaprire il blog. Non ultima, la faccenda della lingua: scrivere in Italiano o tentare di raggiungere il maggior numero di click con l'Inglese? Ho infine deciso che bene o male non mi interessa avere un seguito a livello internazionale, che è troppa fatica aggiornare un Blog in Inglese, e che era quella (oltre che la mancanza di tempo materiale) la causa della mia altalenante presenza. In definitiva, come dico ogni volta che inizio un Blog, cercherò di essere più assidua possibile e -chissà- magari un giorno potrò pure pensare di ripartire con i post Inglesi. 

 Baci


Thursday, September 27, 2012

Akime, Under The Rain ~ Pietà

Bene, apro con questa premessa:
BASTA Gyaru, BASTA svarioni mentali per inventarmi un post femminile quando io di femminile proprio non ci azzecco nulla.
Basta Inglese (in parte, credo, non so) perché non posso stare le ore a scrivere grammaticalmente corretto e sbagliar tutto comunque. Eppoi tutti i miei amici hanno il blog in italiano.
Gnè.
Ecco, così posso usare uno stile un filo più colloquiale.
Detto questo, un avvertimento per gli amici UDINESI.

Oggi alle sei e qualcheccosa quegli screanzati della scuola guida hanno deciso di rischiare il tutto per tutto (probabilmente pregando che mi schianti contro un PLATANO) ed elargirmi il FOGLIO ROSA.



Ecco il corpo del reato.

A questo punto, dopo avervi spaventato per benino, passo a terrorizzarvi proprio:
Ma visto che sono una grossa spaccamarroni, parto dal Pleistocene e vi narro come sono giunta alla giornata di oggi.

Qualche giorno fa, al castello di Udine, ospitavano la mostra di tale Elliot Erwitt, fotografo documentarista alquanto di PESO, soprattutto se, come me, studi fotografia. Per dire eh.
Insomma, l'intenzione di vedere questa mostra c'era tutta. Considerato il fatto che la classe in toto era stata MINACCIATA dall'insegnante di Fotografia (Tanto amore per quella donna ♥) di mutilazione di massa nel caso in cui non ci fossimo fatti una cultura fotografica sul campo.

Piena di buoni sentimenti mi prendo un pomeriggio di ferie dal pupo e dallo studio, e mi reco in loco solo per scoprire che la mostra in questione era stata SMONTATA qualche giorno prima. (Premeditazione?)
Insomma, con l'amaro in bocca me ne torno a casa, conscia del fatto che un'occasione del genere con la MINCHIA che mi ricapita.
E INVECE NO!
Presa da fervore divino, decisa a dare un colpo di chiappa al destino, mi metto febbrilmente a cercare qualcosa di intellettualmente stimolante da fare, giungendo infine nel sito salva bestemmie del VISIONARIO. E che ti trovo? Proiezioni del nuovo filmozzo di Kim Ki-Duk, Pietà!
Sì, quello che ha vinto il Leone D'Oro a Venezia.

Insomma, decido: Giovedì vado a vedere Pietà anche io, come tutti i miei amichetti Cinefili. (CinEfili, non cinofili)
Ovviamente, il Grande Disegno Divino doveva per forza rivoltarmi contro ogni suo asso nella manica. A cominciare dall'orario di uscita da scuola. Inizialmente alle 13.12 (con proiezione alle 15.40) viene decurtato NIENTEPOPÓDIMENOCHE alle 11.32. Alè. Uscita da scuola, senza scoraggiarmi, mi faccio una bella talpinata PIAZZA PRIMO MAGGIO - STAZIONE - VIALE DUODO (Per controllare gli orari della scuola guida) - VISIONARIO.



Giunta lì all'una neanche, mi siedo buona buona a leggere WUTHERING HEIGHTS, tanto per fare un pochetto l'intellettuale. Le zanzare devono aver digiunato apposta per me, dato che come poggio il sottochiappa allo scalino, vengo assalita. Poco male, ignoro e continuo a fare l'intellettuale. La salvatrice suprema (la tizia dietro al bancone della Mediateca, che continuavo inspiegabilmente a chiamare Isabella, quando il suo nome è....boh) arriva puntuale come un'orologio svizzero un po' in ritardo, ma soddisfa le mie richieste da invasata e mi regala questa:


 

Felicità.
Insomma, mi trasferisco vicino al CONTAINER con la scrittona, e finisco di leggere il mio libro intellettuale, quando mi rendo conto che mancano ancora buoni quaranta minuti al film. Evabbè, tempo di esplorare il posto.
Entro, compro il biglietto, sotto gli occhi stupiti di un TIZIO che si interroga su quanto in realtà stia mentendo sulla mia età (Pietà è vietato agli under 14) e parto all'avventura.



Questo è ciò che mi si para davanti una volta arrivata in fondo al corridoio a destra. Fiko. No, davvero, me l'aspettavo parecchio più piccolo.



Istantanea del biglietto, figo anche quello. La sala dove proiettavano il film si chiama EDEN. Pure le sale c'hanno i nomi fighi.
Oh, ed il mio smalto opaco, che son rimasta tanto di pero quando ho visto che non SBRILLUCCICAVA.

Insomma, entro in sala e resto di sasso. Li ho contati tipo tre volte, ma se la matematica non è un'opinione, ed io non mi son dimenticata come si conta, in quella sala c'erano TRENTASEI posti. TRENTASEI. Nulla. Bellissimo. La sala più bella che abbia visto in vita mia.



A vedere il film eravamo in dieci. Circa. Ho smesso di contare quando ho iniziato ad ascoltare interessata i discorsi di tre vecchiette arzille che si scambiavano marche di PILLOLE PER IL COLESTEROLO. Minchia, si passa dai fondotinta ai medicinali, me lo segno.

Film peso. Pesissimo. Un paio di scene mi han lasciata un pochetto di sasso. No, dai, sarò sincera. TANTO di sasso. Ma storia bellona. Da un certo punto in poi un po' ovvia, ma come si arriva al finale è tutto una scoperta.
Nella mia ignoranza (che è tanta) posso anche aggiungere che pure la regia era pesantuccia per gli occhi. Un sacco di primi piani e scene luuuunghe luuunghe. Doppiaggio mediocre, ma che volete.
Non dirò di più, perchè 1) Rischio di dire tante cavolate; 2) Secondo me è solo che da vedere.

Primo post in Italiano e già non la smetto di scrivere. Mi eclisso prima di superare i due metri di testo.

Baciozzi!



Thursday, September 13, 2012

Akime, Under the Rain ~ NEW Hair Color and BBQ At Grandpa's

Oh Hai!
First of all, I'd like to show you my brand new HAIR COLOR!!

     
BLACK! I love black. I unfortunately think it doesn't fit me that good. But, yeah, who cares?
Anyway, the second pic shows the outfit for the BBQ at my grandpa's.








As you can see, he owns a really HUGE garden. I grew up here, in this 3~floors~magnificent~house. I LOVE it. But the (SECOND) room I love the most is this:





The (second) music room. In the attic, there is a whole apartment, where I used to stay when I lived here. The main room, the biggest one, is totally dedicated to musical instruments, such as pianos, drums, guitars and so on. I used to sit there, listening to my uncles playing all those instruments.
My whole childhood was based on music, I studied violin when I was little, I attended a singing school for seven years, and I love Opera since I was a little girl.

I'm really grateful to my parents, grandpa and of course his wife for giving me the chance of growing up in such a beautiful place.



Sirio and My uncle (the younger one). Yeah, he's only 2~years~older than me.


A photo of my shoes and the back of one of the cats xD

Thanks for reading me, comment and subscribe, it's totally free!!


And now for the song of the day!



Wednesday, September 12, 2012

Akime, Under the Rain ~ Cellphones

As I've always been a Japan culture and fashion fan, I use to watch a lot of Japanese movies, and dramas, and ~overall~ horrors.
I noticed, some time ago, that in those movies they always use cellphones like this:



Y'know, the ones you can flip open, that allows you to read messages on the front screen while closed...
Well I really like them. When I first realized, I bought a cellphone:



Not because I wanted to copy the one I saw in the movies, but because i REALLY like those cellphones.
I realized that this wasn't what I was looking for, but as It cost me 300€, I used it until it died definitely. When finally I needed to change it, my parents gave me the one I'm using right now. Sigh. I really want a cellphone like the ones I see in Japanese movies. I like the way they sound when you press the keys, I like their shape, I like everything >___<
Where can I find a cellphone like those?? >__>

Helpppp >__<


xoxo



Now for the song of the day:




HOW MANY DROPS ARE THERE IN THE RAIN?

WHERE DOES THE DROPS COME FROM?

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